“Il gruppo Muralto democratica accoglie favorevolmente la decisione da parte del Municipio di Muralto di non impugnare la sentenza emessa dal Consiglio di Stato il 10 novembre 2021. Sentenza che, si ricorda, annulla per vizi formali e carenza informativa la decisione del Consiglio Comunale del 12.10.2020 sui Messaggi Municipali no. 9/2019, piano regolatore comparto stazione Muralto, e no. 11/2020, un credito di 4.74 milioni di fr. per l’edificazione di una pensilina grezza. Dando ragione ai ricorrenti il Consiglio di Stato, con la sua sentenza, mette in risalto il modo fuorviante e poco democratico di fare politica della passata legislatura. Modo denunciato diverse volte dal gruppo Muralto democratica.

Smascherati sono stati quei trucchetti dettati dall’ostinazione e dalla caparbietà di voler realizzare un progetto che già sollevava il disappunto della popolazione locale.

Il referendum ampiamente riuscito doveva indurre da subito il Municipio ad intavolare un dialogo schietto e costruttivo per risolvere velocemente le criticità del progetto. L’attendere il risultato della sentenza ha portato unicamente a mettere in seria difficoltà tutti i comuni del Locarnese che hanno visto rinviare i crediti previsti dal Cantone.
Muralto democratica intende impegnarsi per trovare una soluzione il più possibile condivisa, per il comparto stazione, la cui realizzazione riveste un’importanza strategica per tutta la regione.”

Stop al taglio delle spese per i servizi essenziali e stop all’avvallo di crediti milionari per opere faraoniche ed incompiute!

Quanto ci sono costate le importanti lacune nell’amministrazione comunale? 

  • Costo supplementare organo di controllo non richiesto dalla legge
  • CHF 105’728 mancanti incassi d’imposta perido 2012-2017

Ex contabile comunale di Muralto, al quale sono stati riconosciuti i reati di ripetuta appropriazione indebita aggravata (per aver sottratto 120mila franchi dalle casse comunali), amministrazione infedele aggravata (in merito al mancato invio di richiami per imposte non pagate per oltre 3 milioni di franchi) e falsità in documenti.
Il funzionario ha potuto così agire a seguito delle lacune importanti di sistema nell’esercizio dei doveri di direzione e sorveglianza sull’amministrazione comunale, di cui l’organo esecutivo comunale è responsabile in base ai disposti della Legge organica comunale.

La Regione del 29.05.2019

Quanto è costato il sottopasso ferroviario monco? 2.8 mio

Quotidiano È un sottopasso ferroviario nuovo di zecca, ma clamorosamente monco, visto che va a sbattere contro un muro, coperto da un grande poster, anziché sfociare sul lungolago di Muralto.
Costo dell’opera a carico del comune di Muralto fr. 108’000.— progetto e fr. 2.7 mio partecipazione ai costi di realizzo.

Corriere del Ticino del 12.11.2020:

Rivalorizzazione per 2.5 mio fr. senza contributi di miglioria?

110’000.– 
Nel 2005 credito di per la posa di una pavimentazione pregiata lungo Vicolo Serodine e parte di Via Francesca

35’000.– 
Messaggio mun. no.29/2013 credito di progettazione interventi di valorizzazione delle piazzette, vie e cortili

255’000.–
Messaggio mun. no.23/2014 credito necessario alla realizzazione degli interventi per la creazione della “Piazzetta dei Muralti” (intersezione Via Vittore Scazziga – Via dei Muralti) 

2’050’000.–
Messaggio mun. no. 2/2017 credito necessario per gli interventi di valorizzazione delle piazzette, vie e cortili del comune di Muralto. Vicolo degli Struzzi / Salita San Bernardo / Salita del Cedro / Salita San Biagio / Vicolo dei Colli / Salita del Lorio 

Richiesta di quasi 5 mio fr. per la realizzazione di un opera grezza?

Messaggio mun. no 11 / 2020: CHF 4’740’000 richiesta di credito per la costruzione grezza pensilina, corpo sopra e a lato sud del terminale bus, previsto nella variante di PR del Comparto Stazione FFS.

Sempre in tema di nodo intermodale, a Muralto sorgerà una nuova pensilina per 5 bus, lunga 30 metri e larga 22, al cui apice il Comune ricaverà spazi per uffici e «per scuole di interesse cantonale» (Gilardi dixit) su una superficie di 1’300 metri quadrati. «Visto che a soffitto sono previsti tralicci su due livelli, abbiamo fatto di necessità virtù – ha aggiunto Canziani – e sfruttato il volume fra uno e l’altro. Comunque, la pensilina non supererà in altezza la quota dello stabile della stazione appena ristrutturato»

La Regione del 03.03.2020:

Video sorveglianza per 0.8 mio fr e incapacità di controllo sul lungolago?

Mesaggio mun. No. 8/2018: CHF 775’000.- richiesta di credito per la realizzazione di un sistema di video sorveglianza dal costo di manutenzione pari a CHF 26’000 annui.

In questi ultimi anni il concetto di sorveglianza video del territorio si è evoluto ed è diventato, per l’Ente pubblico, un mezzo quasi irrinunciabile per migliorare la prevenzione e per dotare le forze dell’ordine di uno strumento di intervento efficace in caso di necessità.

Non dimentichiamo inoltre che la posa di un sistema di videosorveglianza capillare su tutto il territorio permette di migliorare la qualità di vita della nostra popolazione e potenziare il servizio di prossimità

Ferma gli investimenti irragionevoli.
Promuovi l’attenzione ai servizi per il cittadino.

Vota il cambiamento
Vota Muralto democratica
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Muralto cresce con voi

Una decisa presa di posizione del nostro candidato Gian Luigi Varini a seguito della serata informativa del 16 marzo 2021 sul riassetto urbanistico comparto lungolago Muralto. Alleghiamo qui il suo testo completo.

Onorevoli Municipali,
Per anni il lungolago di Muralto è stato completamente trascurato sia dal punto di vista della manutenzione che dal punto di vista della vivibilità ed ora necessita di un intervento radicale ed innovativo. Di certo non semplicemente di rappezzi da propaganda elettorale. Avete organizzato con corto preavviso una serata informativa in videoconferenza in modo d’avere il meno possibile di interlocutori quando l’argomento doveva sicuramente attendere tempi migliori per essere esposto alla popolazione in condizioni più normali. Inoltre francamente ridicolo continuare a chiedere osservazioni e suggerimenti quando sapete pertinamente che non verranno neppure presi in considerazione se non in linea con il vostro pensiero.

Riferendomi all’esposto di martedì sera, l’ennesima impressione avuta è quella che vengono proposti di continuo progetti senza alcuna visione d’insieme. Tutti frammentati, senza coordinamento tra le parti in causa, i pianificatori e le realtà del territorio. Sono anni che si discute del comparto della stazione ed ora si arriva con il comparto del lungolago quando il primo sta causando solo opposizioni e malcontento ed il secondo dovrebbe, vista l’ubicazione, risultare indissolubilmente legato al primo.

Come vostra abitudine anche in questa occasione vi siete ben guardati dall’approfondire il tasto dolente della circolazione dei mezzi pubblici benché il primo nodo da sciogliere per una pianificazione armoniosa del comparto lungolago è quello dell’entrata all’area interessata. Non bisogna essere un ingegnere del traffico per comprendere che il tratto dal Debarcadero (che praticamente rimarrà l’unico accesso veicolare al lungolago di Muralto) su per viale Cattori diverrà in breve tempo ingestibile. Con l’invasione delle centinaia e centinaia di bus, (nessuno silenzioso al contrario di quanto a suo dire avrebbe preteso il Sindaco) da 10 a 18 metri di lunghezza, 1 ogni due minuti e qualche secondo, (quando non saranno incolonnati come si vedono già spesso ora), 365 giorni all’anno, per i prossimi cinquant’anni, frammisti alle vetture dei residenti, degli avventori dei ristoranti, degli ospiti degli alberghi, dei veicoli di fornitori e delle ditte di manutenzione, degli innumerevoli ciclisti e dalla moltitudine di pedoni che lo frequenta assiduamente, composti da anziani, disabili, famiglie, bambini, locali e turisti, ci troveremo di fronte ad un luogo caotico e pericoloso che al contrario dovrebbe far risaltare la zona più suggestiva e da molti invidiata dell’intero comparto. Ancora incomprensibile che vi siate piegati a questa assurda soluzione quando ve ne erano altre meno invasive e di facile attuazione. Lavandovene tranquillamente la coscienza con il continuo martellamento di un ipotetico parco a disposizione della popolazione che pochi o nessuno, come è il caso del prato di fronte alla chiesa, ne usufruirà. Certo che non abitando o non avendo delle attività in loco è più facile far finta di nulla.

Nel contempo risparmiate sui servizi essenziali e sugli investimenti necessari a far emergere le bellezze del territorio e nel contempo continuate ad avallare crediti milionari per realizzazioni che creano discordia e ricorsi.

Naturalmente per realizzare un decisivo cambio d’immagine alla situazione attuale del lungolago servono fondi. Fondi che in questi anni sono stati indiscriminatamente sperperati per accessi stradali agevolati alle vostre abitazioni, per l’abbellimento di sentieri nelle vostre dirette vicinanze, per eliminare traffico e posteggi dove vi faceva comodo, per fare piste ciclabili a dir poco suicide, per portare avanti progetti faraonici privi di necessità, per sottopassi senza via d’uscita, per telesorveglianza che non serve a nulla, perdendo soldi nell’incasso delle imposte, e così via. Nel frattempo uno dei luoghi più suggestivi del territorio è andato alla deriva, abbandonato a se stesso attirando l’attenzione della cronaca che non ha perso tempo a dare ampio spazio al degrado creatosi.

Continuate a vantarvi di quanto fate per la popolazione dimenticandovi che senza il gettito fiscale dei contribuenti non potreste muovere un dito. Tenete in pugno la gente con appartamenti a pigione moderata, posti d’impiego, aiuti finanziari di ogni genere, panettoni a Natale, promesse di commesse di lavori, ecc… ed evitate accuratamente di confrontarvi se non per lo stretto necessario imposto dalla prassi.

Il lungolago di Muralto che inizia dal Debarcadero ha bisogno di un’accurata riflessione su come valorizzarlo e renderlo maggiormente attrattivo, di un concetto globale che si amalgami armoniosamente con il comparto della stazione. Un luogo di svago, facilmente accessibile, dove la gente possa rilassarsi e passeggiare in completa tranquillità e sicurezza sia all’ombra delle piante sia in pieno sole su suoli livellati e completamente piani. Con varie possibilità di accedere facilmente all’acqua. Numero di posteggi sufficienti a garantire la sopravvivenza di ristoranti ed alberghi. Insomma un importante lavoro di ristrutturazione e non una semplice sostituzione di piante ed aggiunta di qualche arredo mobile.

Non sono assolutamente contro allo sviluppo territoriale e tengo sicuramente più di voi all’afflusso turistico. Sarebbe ora che al posto degli eventi informativi atti solo a far vedere cosa ci verrà imposto, vi decidiate con un po’ più di umiltà ad ascoltare la popolazione che per paura di ritorsioni non osa contraddirvi.

Distinti saluti.

Gian Luigi Varini
candidato di Muralto democratica

 

Martedì 24 novembre 2020 abbiamo consegnato 567 firme del referendum contro l’attuazione del nuovo PR Comparto Stazione di Muralto, messaggio Municipale 09/2019 approvato dal Consiglio Comunale il 12 ottobre scorso. La consegna delle firme è stata fatta alle 13:30 da Monique Fransioli, Gian Luigi Varini, Bibiano Monotti, Dao Nguyen-Quang, Julien Daulte al segretario Luca Fraschina.


Per il Comune di Muralto 567 firme sono un segnale forte che i cittadini indirizzano all’esecutivo: infatti rappresentano circa il 60% di coloro che votano abitualmente nel Comune! Per il comitato referendario e per Muralto Democratica questo risultato è un successo e un avvertimento chiaro che la popolazione condivide questa posizione.


Come comitato referendario auspichiamo ora che vi sia maggiore possibilità di dialogo e una condivisione più democratica dei punti critici del progetto. Un’apertura collaborativa necessaria per la pianificazione di un comparto così importante per i cittadini.
Non ci opponiamo allo sviluppo di Muralto, anzi il nostro Comune sarà un nodo intermodale nel progetto del PALoc: fulcro di intersezione di molti vettori di mobilità. Un’occasione di progresso da non sottovalutare in quanto sarà una realizzazione che consegneremo alle prossime generazioni. La mobilità, e non solo, cambierà radicalmente creando nuovi collegamenti con tutti i comuni limitrofi e ben oltre.
Come evidenziato dai Rapporti commissionali di Minoranza e dal parere contrario dei cittadini firmatari del referendum vi sono ora punti cruciali che devono essere risolti prima di continuare. Ci sta a cuore una pianificazione proporzionata, armoniosa e rispettosa del comparto stazione. Si desidera evitare spese milionarie a carico del contribuente in oggetti che non fanno l’unanimità.


Certi che questo referendum possa finalmente far capire all’Autorità comunale che non è mai un colore o lista unica che decide o tenta di convincere sulla bontà di un progetto mettendo a tacere tante voci perplesse e o preoccupate.


Muralto democratica ringrazia di cuore tutti coloro che hanno contribuito al successo del referendum.


A nome di Muralto democratica
Bibiano Monotti

Montreux, 10 febbraio 2019 il primo progetto di rinnovo del Centro Congressi (2m2c) viene bocciato. Considerato un progetto troppo oneroso e spropositato. Montreux, 29 settembre 2020 il progetto in votazione è stato accolto a larga maggioranza, incluso dai primi oppositori. Cosa è accaduto?

Si sono intavolati dialoghi, trovati i giusti compromessi, sono state ascoltate richieste e criticità e riproposto un progetto che è stato infine accettato dalla popolazione (76,7% favorevoli) che include anche commercianti, imprenditori, indipendenti, ecc…

Montreux ha dimostrato che tutti i partiti e gruppi sono riusciti a trovarsi d’accordo e portare avanti un progetto importante per il comune e la regione. E l’hanno fatto in tempi brevi.

Oggi a Muralto c’è un referendum che si oppone alla variante PR e al credito di 4,75mio per la costruzione grezza della pensilina dei Bus.

Il progresso e la necessità di modificare il nostro piano viario è indiscutibile ed è iniziato con il PaLoc i cui lavori stanno procedendo a Locarno. Un progetto importante per il nostro futuro territoriale. Ma nel nostro Comune il dimensionamento progettuale esagerato e modifica di traffico (in Viale Cattori in particolare) che ha lasciato nel dubbio e perplessi molti. Addirittura nei Rapporti di Minoranza delle commissioni.

Tutti i rapporti salutano lo sforzo e i lavori eseguiti fino ad ora ma sottolineano condivisibili timori. 

Il rapporto di commissione di minoranza della commissione del Piano regolatore (firmato da Francesco Amberg e Brunello Bernasconi) cita un problema di quota dei stabili futuri e chiede una rivalutazione della proposta di una struttura monolitica lunga 130m.

La Commissione della gestione (Rapporto di Minoranza firmato da Andrea Pedrazzini, Sandro Dazio e Maria Luisa Caroni Pedrazzini) condividono questa criticità sottolineando di tenere conto dell’impatto estetico e paesaggistico di questa futura opera e commentando la futura pensilina come sovradimensionata che pregiudica la valorizzazione della Piazza Stazione e l’attuale stabile della stazione rinnovato.

Inoltre un altro rapporto della Commissione della gestione (firmato da Raffaele Dadò e Marco Sartori) parla di una preoccupazione nei confronti di notevoli investimenti ai quali il comune dovrà far fronte. Esprimendo supplementari sospetti sul progetto.

Insomma, il progetto imbarazza e divide tanto sul punto di vista finanziario che sul punto di vista della struttura in se. 

Sono rapporti di minoranza non ascoltati, ma che rappresentano anche voce della popolazione preoccupata. Oltre alla difficile situazione attuale globale, alla difficoltà del tessuto urbano della regione Locarnese tra sfitti e future sfide turistiche, sociali e finanziarie si esprime disagio e insicurezza a questo progetto così come presentato.

Auspicavamo (imprenditori, negozianti, cittadini, il partito Muralto democratica ma anche di diversi firmatari dei Rapporti di minoranza) che il messaggio venisse ritirato per essere rielaborato e studiato per permettere la possibilità di un compromesso grazie a una rivalutazione del progetto per far si che a larga maggioranza venisse capito e accettato. 

Il referendum ora è una possibilità di dare la nostra voce a queste sane preoccupazioni ed essere ascoltati per trovare una giusta via ad un progetto che erediteranno le nostre future generazioni, non solo di Muralto, ma dell’intera regione Locarno-Ascona.

Julien Daulte

Membro del comitato referendario

Muralto Democratica sostiene con convinzione il Referendum contro l’attuazione della variante di piano regolatore per il comparto della stazione recentemente approvato dal Consiglio Comunale. 

Il ritiro del Messaggio Municipale all’inizio della seduta del Consiglio Comunale del 14 settembre 2020 per riproporlo a distanza di un solo mese nella seduta del 12 ottobre 2020 dopo l’insediamento di 5 nuovi Consiglieri Comunali pone grande perplessità sull’adozione democratica di una così importante mutazione del piano regolatore che stravolge il nostro pregiato centro città! Venuta a mancare, a seguito del posticipo delle elezioni comunali, la possibilità ad aprile 2019 di riportare nel legislativo di Muralto la nostra rivendicazione democratica non vogliamo ora lasciare che l’eco della votazione tacita avvenuta nel 2016 stravolga il cuore di Muralto! 

Come indicato nel referendum la variante adottata darà via libera allo sviluppo sproporzionato e spropositato dell’aera della stazione compromettendo la vivibilità di questo comparto, pregiudicando, con l’eliminazione dei posteggi, la sopravvivenza dei commerci esistenti e rischiando di compromettere la salute dei pedoni con la prevista nuova viabilità dei mezzi pubblici. 

Muralto democratica solleva perplessità sull’iter procedurale che ha visto licenziare un nuovo messaggio senza aspettare il relativo rapporto delle Commissioni!  Invita tutti i cittadini di Muralto a firmare il referendum per avere un processo più democratico, più trasparente e più costruttivo nella gestione del bene comune in particolar modo per un progetto di enorme entità ed impatto che rimarrà negli anni avvenire!

In un momento che si prospetta delicato per la casse pubbliche autorizzare un credito di quasi 5 mio per edificare una costruzione senza la certezza del suo utilizzo non è certo atto giudizioso.

La questione della mobilità, della gestione del territorio e del denaro pubblico sono delle tematiche di prima importanza per la vita del comune, al livello dell’individuo (pedone, commerciante, cittadino) e della collettività (turismo, economia e qualità del paesaggio urbano). Per il nostro futuro e il futuro delle prossime generazioni Muralto Democratica invita i concittadini a sostenere e firmare il Referendum contro l’attuazione della variante di piano regolatore.

Nota: Il referendum può essere scaricato in formato pdf qui
(vi ricordiamo che solo cittadini del Comune e con diritto di voto a Muralto possono firmare il referendum)

A nome di Muralto democratica

Bibiano Monotti

Il venerdì 8 maggio Muralto democratica ha scritto al Comune di Muralto un invito al sostegno dell’economia locale e dei suoi cittadini. Pubblichiamo qui il testo della lettera spedita.


Onorevole Signor Sindaco, 
Onorevoli Signori Municipali,

la crisi economica e sociale generata dalla pandemia del corona virus ha tutti toccati noi.  Le nostre vite sono state sconvolte. Cose che ritenevamo scontate, non lo sono più. Ci attendono tempi difficili che non risparmiano nemmeno la comunità di Muralto.

Per questa ragione il Gruppo Muralto democratica sottopone all’attenzione del Municipio una serie di proposte concrete per venire in aiuto ai cittadini, ai commerci e agli esercizi pubblici situati sul territorio comunale.

Le misure d’incoraggiamento dovrebbero essere valide per tutto il 2020 e anche per l’anno successivo a dipendenza dell’evoluzione congiunturale.

Invitiamo il Comune a offrire dei buoni alle varie tipologie di residenti nel comune di Muralto:

  1. A tutti i cittadini va distribuito un buono che possono spendere negli esercizi pubblici e nei negozi situati nel nostro comune. Questa agevolazione andrebbe estesa anche ai turisti che soggiornano negli alberghi o nelle loro residenze secondarie.
  2. Alle famiglie e ai giovani al di sotto dei 25 anni proponiamo di distribuire un buono per una risalita a Cardada Cimetta.
  3. Agli anziani va distribuito un buono per il ritiro gratuito di sacchi per rifiuti presso la Cancelleria comunale.
  4. Ai commercianti proponiamo di distribuire buoni parcheggio destinati ai loro clienti.
  5. Ai ristoratori, oltre alla concessione parziale o totale della tassa per l’utilizzo del suolo pubblico inerente le loro terrazze, va concessa la possibilità, dove fattibile, di aumentare la superficie pubblica data loro in uso.

Il Municipio è ovviamente libero di affinare queste nostre proposte. Abbiamo formulato queste misure con spirito costruttivo affinché si manifesti la vicinanza delle autorità verso la cittadinanza. Misure che sono complementari  a quelle già varate o ancora in cantiere della Confederazione e del Cantone.

Vi ringraziamo per l’attenzione che volete prestare alle misure da noi proposte .

Vogliate gradire i nostri migliori saluti.

A nome di Muralto democratica

A poche settimane dal rinnovo dei poteri comunali sono in corso grandi manovre in seno al Municipio di Muralto. Un fermento che travalica però ampiamente la normale apprensione per i possibili esiti del voto popolare, che nel Comune torna dopo le tacite del 2016. A far particolarmente scalpitare in questi giorni la compagine municipale c’è infatti la volontà di far approvare dal Consiglio comunale, ancor prima delle elezioni di aprile in modo da poter contare sulla forza della maggioranza, il progetto particolareggiato del comparto della Stazione, luogo particolarmente sensibile all’interno dell’intero agglomerato locarnese.

Un documento pianificatorio che consentirà, fra le altre cose, anche l’edificazione a ridosso di via Collegiata, del complesso immobiliare firmato dall’arch. Mario Botta con l’aggiunta di ulteriori spazi sopra la pensilina destinata ai mezzi pubblici.

L‘elevata possibilità edificatoria che si verrebbe a creare, stravolgerà un intero quartiere composto da una moltitudine di piccole realtà lavorative, da numerosi residenti fissi, dall’area di maggior pregio, bellezza e turisticamente più frequentata del lungolago caratterizzata dalla presenza di qualificati ed attrattivi esercizi pubblici.

Preoccupati dall’ampiezza del progetto, 130 tra cittadini, commercianti ed operatori che gravitano attorno a Piazza Stazione hanno sottoscritto di recente una lettera all’attenzione di municipali e consiglieri comunali chiedendo di soprassedere su quanto s’intende realizzare in questo comparto. Fatto che a distanza di qualche mese ha portato i vertici dell’attuale Municipio a ritoccare quanto pianificato indicendo in data 3 marzo una conferenza stampa per informare di sostanziali cambiamenti. Conferenza stampa che però non ha portato nulla di nuovo se non la percezione che attorno alla questione regni una situazione perlomeno caotica. Infatti l’unica notizia saliente verteva sull’abbassamento di tre piani con la conseguente diminuzione della volumetria del blocco principale sottolineando che l’altezza non supererà quella delle costruzioni a monte prendendo come esempio l’hotel Rio. Dalla documentazione in circolazione si evince però che il punto più alto della costruzione prevista in origine avrebbe toccato quota 227 metri. Le costruzioni già presenti, sempre per intenderci per esempio l’hotel Rio, misurano una quota massima di 224.6 metri.

La domanda che sorge spontanea:


di che tipo di piani stiamo parlando per eliminarne tre in 2,4 metri di differenza? Ed aggiungo: di quanto sono stati ridotti gl’indici che fino ad ora permettevano la realizzazione di 12’400 m2 di SUL (superficie utile lorda) che volumetricamente corrispondono a quasi 3 torri di 10 piani l’una nel quartiere delle scuole a Locarno (1 torre conta circa 4500 m2 di superficie in totale ripartita su 10 piani)?

Per la messa in opera di questo importante cantiere, che trasmette l’impressione di non essere in realtà ancora ben definito e chiaro, verrà spostata l’attuale area smistamento bus al posto del negozio di alimentari “avec”. Il normale utilizzo di quello che verrà chiamato “terminal bus” comporterà la formazione di un corridoio di transito che incanalerà centinaia di mezzi pubblici (svariati acquistati recentemente dalle FART purtroppo nessuno in modalità elettrica) convogliandoli dal Debarcadero in salita su Viale Cattori verso la stazione con la conseguente soppressione di svariati posteggi senza alcuna valida alternativa.

Decisione questa ritenuta dai più una totale follia e per la quale il Municipio non intende farsi carico in quanto ritenuta con leggerezza non di sua competenza!?!?

L’attuale situazione congiunturale conferma sempre di più come in questo momento non risulti assolutamente necessaria un’ulteriore edificazione di spazi per uffici, siano essi privati o pubblici, e tantomeno la creazione di spazi commerciali ed abitativi in quanto in tutto il Locarnese, come del resto nell’intero cantone, di appartamenti, di uffici e negozi sfitti se ne contano già troppi.

Allo stesso modo ci si aspetterebbe una maggiore e particolare attenzione per le attività economico-commerciali presenti in Piazza Stazione, che già operano in condizioni purtroppo precarie e che non andrebbero ulteriormente penalizzate.

Utopico pensare che qualche decina di stalli (120 a detta del Municipio ma che per la precisione sono 90 sull’arco dell’intera settimana più 30 solo il sabato e domenica) che le FFS metterebbero a disposizione del Comune nel “park and rail” nelle immediate vicinanze della Collegiata di San Vittore potrebbero sopperire all’eliminazione dei posteggi dinanzi agli esercizi e ai negozi del quartiere indispensabili per il piccolo acquisto. La prevista soppressione di aree di parcheggio non farebbe pertanto che infliggere il classico colpo mortale a quella flessione economica già attualmente in corso e più che marcata.

Altrettanto fantasioso ed improbabile illudersi che istituzioni cantonali, grandi marche e facoltosi contribuenti possano precipitarsi ad occupare gli spazi a ridosso di Via Collegiata ed oltre. Come fuorviante e con insistenza è mettere l’accento sulla “chicca (vedi domenicale il Caffè del 17.11.2019) dell’area prevista sopra il tetto dell’autosilo a libera fruizione del pubblico per godersi la vista del lago quando l’unico lago che si vede è l’insegna dell’albergo LAGO Maggiore.

Questa visione distorta appartiene a coloro che pianificano dall’alto, senza il minimo contatto con il territorio, senza la conoscenza delle abitudini e dei comportamenti della cittadinanza.

L’effetto Alptransit è durato il tempo di soddisfare la curiosità dei confederati d’oltralpe e le sue ricadute positive hanno portato benefici per circa 8 mesi. Poi il tutto è tornato come prima.

L’apertura della galleria di base porterà sicuramente un aumento di utenti delle ferrovie ma prevalentemente composto da pendolari di corsa al mattino e stanchi la sera: Dal punto di vista turistico velocizzerà soprattutto il raggiungimento della vicina penisola.

Questo progetto, fortemente voluto dall’attuale compagine comunale monocolore,rimane sproporzionato e noncurante delle molteplici perplessità, osservazioni, opposizioni e suggerimenti presentati a Municipio e Dipartimento del Territorio dai partecipanti alla presentazione dello stesso. A queste persone da mesi le Autorità comunali e cantonali avrebbero perlomeno dovuto comunicare di aver ricevuto queste prese di posizione. Nel contempo sarebbe stato opportuno convocare gli interessati per dei colloqui e delle riunioni finalizzate ad approfondire le criticità sollevate.

Progetto sempre ed ancora troppo invasivo e nel contempo molto delicato per lasciare che venga approvato e realizzato con leggerezza malgrado il generale malcontento e la totale disinformazione che si percepisce tra la gente.

Senza dimenticare che con la modifica dell’articolo che prevede che nella zona ferroviaria sono ammessi unicamente edifici ed impianti necessari allo svolgimento dell’esercizio ferroviario, chi ne trarrà un indubbio vantaggio saranno unicamente le FFS già maggior proprietario immobiliare della confederazione grazie al quale realizza ben i 2/3 del proprio fatturato. A conferma, a detta dello stesso Municipio, la diminuzione di indici avrebbe indispettito le Ferrovie.

In un periodo dove clima, inquinamento fonico ed atmosferico, cementificazione selvaggia sono argomenti giornalieri, evitiamo almeno di contribuire negativamente realizzando l’inutile. Cerchiamo piuttosto di mantenere e creare più spazio pubblico da destinare alla gente.

Non sono contrario allo sviluppo della zona purché rispetti reali necessità e quanto già presente ed abbia proporzioni adattate al contesto e alle dimensioni di ciò che la circonda. Che consideri e valuti scrupolosamente quali sono i veri bisogni della gente in rapporto alle sensibilità odierne.

Ai consiglieri comunali di Muralto non andrebbe dato, come invece sembra essere il caso, alcun ordine di scuderia. C’è da sperare che quest’ultimi sappiano valutare in piena autonomia ed attentamente la situazione, proponendo di sospendere l’esame con il progetto pianificatorio alla costituzione del nuovo Legislativo. Quest’ultimo sarà verosimilmente più rappresentativo in quanto scaturito da un voto popolare più “fresco” e vicino alle sensibilità che l’insieme socio-economico oggi esprime. Di sicuro questo esercizio permetterà di decidere il futuro di Piazza Stazione in modo più democratico, più vicino al cittadino e con un atteggiamento decisamente meno incline verso la speculazione a favore del servizio immobiliare FFS.

Auspico veramente che il buon senso prevalga in modo da poter evitare di dover procedere con altri mezzi democratici che oltre ad essere dispendiosi creano solo inutili dissapori ed importanti perdite di tempo.

Mi è stato sussurrato che mettersi contro il Municipio a Muralto potrebbe rivelarsi una mossa azzardata ma a dir vero la mia intenzione non è assolutamente questa ma bensì solo quella di salvaguardare una zona ad alto valore aggiunto per la regione trovando la giusta soluzione a soddisfazione di tutte le parti in causa.

Di fronte ad un gigantesco, fatiscente, spettrale e desolatamente vuoto Grand Hotel è veramente utile erigere una nuova “cattedrale nel deserto”?

Lo studio del piano regolatore variante comparto stazione è da rivedere nella sua globalità e non semplicemente nella presunta diminuzione volumetrica. Nulla impone decisioni affrettate e prive di argomentazioni convincenti e dettagliate. Oltremodo incompressibile che lo si debba a tutti i costi approvare ora.

Agli elettori in loco chiedo di dare fiducia a Muralto democratica votando la lista 1 e tutti i suoi componenti in modo da essere sufficientemente rappresentativa all’interno del prossimo legislativo comunale.

Grazie.

Varini Gian-Luigi
Candidato Muralto democratica al Consiglio Comunale


Foto © Daulte Julien