Muralto, sosteniamo il referendum contro la variante PR e il credito 4,75 mio
Montreux, 10 febbraio 2019 il primo progetto di rinnovo del Centro Congressi (2m2c) viene bocciato. Considerato un progetto troppo oneroso e spropositato. Montreux, 29 settembre 2020 il progetto in votazione è stato accolto a larga maggioranza, incluso dai primi oppositori. Cosa è accaduto?
Si sono intavolati dialoghi, trovati i giusti compromessi, sono state ascoltate richieste e criticità e riproposto un progetto che è stato infine accettato dalla popolazione (76,7% favorevoli) che include anche commercianti, imprenditori, indipendenti, ecc…
Montreux ha dimostrato che tutti i partiti e gruppi sono riusciti a trovarsi d’accordo e portare avanti un progetto importante per il comune e la regione. E l’hanno fatto in tempi brevi.
Oggi a Muralto c’è un referendum che si oppone alla variante PR e al credito di 4,75mio per la costruzione grezza della pensilina dei Bus.
Il progresso e la necessità di modificare il nostro piano viario è indiscutibile ed è iniziato con il PaLoc i cui lavori stanno procedendo a Locarno. Un progetto importante per il nostro futuro territoriale. Ma nel nostro Comune il dimensionamento progettuale esagerato e modifica di traffico (in Viale Cattori in particolare) che ha lasciato nel dubbio e perplessi molti. Addirittura nei Rapporti di Minoranza delle commissioni.
Tutti i rapporti salutano lo sforzo e i lavori eseguiti fino ad ora ma sottolineano condivisibili timori.
Il rapporto di commissione di minoranza della commissione del Piano regolatore (firmato da Francesco Amberg e Brunello Bernasconi) cita un problema di quota dei stabili futuri e chiede una rivalutazione della proposta di una struttura monolitica lunga 130m.
La Commissione della gestione (Rapporto di Minoranza firmato da Andrea Pedrazzini, Sandro Dazio e Maria Luisa Caroni Pedrazzini) condividono questa criticità sottolineando di tenere conto dell’impatto estetico e paesaggistico di questa futura opera e commentando la futura pensilina come sovradimensionata che pregiudica la valorizzazione della Piazza Stazione e l’attuale stabile della stazione rinnovato.
Inoltre un altro rapporto della Commissione della gestione (firmato da Raffaele Dadò e Marco Sartori) parla di una preoccupazione nei confronti di notevoli investimenti ai quali il comune dovrà far fronte. Esprimendo supplementari sospetti sul progetto.
Insomma, il progetto imbarazza e divide tanto sul punto di vista finanziario che sul punto di vista della struttura in se.
Sono rapporti di minoranza non ascoltati, ma che rappresentano anche voce della popolazione preoccupata. Oltre alla difficile situazione attuale globale, alla difficoltà del tessuto urbano della regione Locarnese tra sfitti e future sfide turistiche, sociali e finanziarie si esprime disagio e insicurezza a questo progetto così come presentato.
Auspicavamo (imprenditori, negozianti, cittadini, il partito Muralto democratica ma anche di diversi firmatari dei Rapporti di minoranza) che il messaggio venisse ritirato per essere rielaborato e studiato per permettere la possibilità di un compromesso grazie a una rivalutazione del progetto per far si che a larga maggioranza venisse capito e accettato.
Il referendum ora è una possibilità di dare la nostra voce a queste sane preoccupazioni ed essere ascoltati per trovare una giusta via ad un progetto che erediteranno le nostre future generazioni, non solo di Muralto, ma dell’intera regione Locarno-Ascona.
Julien Daulte
Membro del comitato referendario