Un peccaminoso riassetto urbanistico del Lungolago di Muralto

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Una decisa presa di posizione del nostro candidato Gian Luigi Varini a seguito della serata informativa del 16 marzo 2021 sul riassetto urbanistico comparto lungolago Muralto. Alleghiamo qui il suo testo completo.

Onorevoli Municipali,
Per anni il lungolago di Muralto è stato completamente trascurato sia dal punto di vista della manutenzione che dal punto di vista della vivibilità ed ora necessita di un intervento radicale ed innovativo. Di certo non semplicemente di rappezzi da propaganda elettorale. Avete organizzato con corto preavviso una serata informativa in videoconferenza in modo d’avere il meno possibile di interlocutori quando l’argomento doveva sicuramente attendere tempi migliori per essere esposto alla popolazione in condizioni più normali. Inoltre francamente ridicolo continuare a chiedere osservazioni e suggerimenti quando sapete pertinamente che non verranno neppure presi in considerazione se non in linea con il vostro pensiero.

Riferendomi all’esposto di martedì sera, l’ennesima impressione avuta è quella che vengono proposti di continuo progetti senza alcuna visione d’insieme. Tutti frammentati, senza coordinamento tra le parti in causa, i pianificatori e le realtà del territorio. Sono anni che si discute del comparto della stazione ed ora si arriva con il comparto del lungolago quando il primo sta causando solo opposizioni e malcontento ed il secondo dovrebbe, vista l’ubicazione, risultare indissolubilmente legato al primo.

Come vostra abitudine anche in questa occasione vi siete ben guardati dall’approfondire il tasto dolente della circolazione dei mezzi pubblici benché il primo nodo da sciogliere per una pianificazione armoniosa del comparto lungolago è quello dell’entrata all’area interessata. Non bisogna essere un ingegnere del traffico per comprendere che il tratto dal Debarcadero (che praticamente rimarrà l’unico accesso veicolare al lungolago di Muralto) su per viale Cattori diverrà in breve tempo ingestibile. Con l’invasione delle centinaia e centinaia di bus, (nessuno silenzioso al contrario di quanto a suo dire avrebbe preteso il Sindaco) da 10 a 18 metri di lunghezza, 1 ogni due minuti e qualche secondo, (quando non saranno incolonnati come si vedono già spesso ora), 365 giorni all’anno, per i prossimi cinquant’anni, frammisti alle vetture dei residenti, degli avventori dei ristoranti, degli ospiti degli alberghi, dei veicoli di fornitori e delle ditte di manutenzione, degli innumerevoli ciclisti e dalla moltitudine di pedoni che lo frequenta assiduamente, composti da anziani, disabili, famiglie, bambini, locali e turisti, ci troveremo di fronte ad un luogo caotico e pericoloso che al contrario dovrebbe far risaltare la zona più suggestiva e da molti invidiata dell’intero comparto. Ancora incomprensibile che vi siate piegati a questa assurda soluzione quando ve ne erano altre meno invasive e di facile attuazione. Lavandovene tranquillamente la coscienza con il continuo martellamento di un ipotetico parco a disposizione della popolazione che pochi o nessuno, come è il caso del prato di fronte alla chiesa, ne usufruirà. Certo che non abitando o non avendo delle attività in loco è più facile far finta di nulla.

Nel contempo risparmiate sui servizi essenziali e sugli investimenti necessari a far emergere le bellezze del territorio e nel contempo continuate ad avallare crediti milionari per realizzazioni che creano discordia e ricorsi.

Naturalmente per realizzare un decisivo cambio d’immagine alla situazione attuale del lungolago servono fondi. Fondi che in questi anni sono stati indiscriminatamente sperperati per accessi stradali agevolati alle vostre abitazioni, per l’abbellimento di sentieri nelle vostre dirette vicinanze, per eliminare traffico e posteggi dove vi faceva comodo, per fare piste ciclabili a dir poco suicide, per portare avanti progetti faraonici privi di necessità, per sottopassi senza via d’uscita, per telesorveglianza che non serve a nulla, perdendo soldi nell’incasso delle imposte, e così via. Nel frattempo uno dei luoghi più suggestivi del territorio è andato alla deriva, abbandonato a se stesso attirando l’attenzione della cronaca che non ha perso tempo a dare ampio spazio al degrado creatosi.

Continuate a vantarvi di quanto fate per la popolazione dimenticandovi che senza il gettito fiscale dei contribuenti non potreste muovere un dito. Tenete in pugno la gente con appartamenti a pigione moderata, posti d’impiego, aiuti finanziari di ogni genere, panettoni a Natale, promesse di commesse di lavori, ecc… ed evitate accuratamente di confrontarvi se non per lo stretto necessario imposto dalla prassi.

Il lungolago di Muralto che inizia dal Debarcadero ha bisogno di un’accurata riflessione su come valorizzarlo e renderlo maggiormente attrattivo, di un concetto globale che si amalgami armoniosamente con il comparto della stazione. Un luogo di svago, facilmente accessibile, dove la gente possa rilassarsi e passeggiare in completa tranquillità e sicurezza sia all’ombra delle piante sia in pieno sole su suoli livellati e completamente piani. Con varie possibilità di accedere facilmente all’acqua. Numero di posteggi sufficienti a garantire la sopravvivenza di ristoranti ed alberghi. Insomma un importante lavoro di ristrutturazione e non una semplice sostituzione di piante ed aggiunta di qualche arredo mobile.

Non sono assolutamente contro allo sviluppo territoriale e tengo sicuramente più di voi all’afflusso turistico. Sarebbe ora che al posto degli eventi informativi atti solo a far vedere cosa ci verrà imposto, vi decidiate con un po’ più di umiltà ad ascoltare la popolazione che per paura di ritorsioni non osa contraddirvi.

Distinti saluti.

Gian Luigi Varini
candidato di Muralto democratica

 

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